In commercio vi sono molti modelli di centraline d’irrigazione da giardino e tutte eseguono uno stesso lavoro, aprono in sequenza una o più elettrovalvole ad un orario e per un tempo preimpostato.
Le più utilizzate nei piccolissimi impianti sono in grado di comandare un solo circuito idraulico.
Esse integrano nello stesso corpo di comando e programmazione anche l’elettrovalvola e si adattano all’uscita dei rubinetti da ½” (mezzo pollice) con una ghiera a vite.
Queste centraline si usano per l’irrigazione di vasi con sistema a goccia o per l’annaffiature di piccole aree verdi, in entrambe i casi con impianti volanti. La programmazione è delle più semplici e intuitive, e l’alimentazione è fornita da una pila che ne garantisce il funzionamento per la stagione estiva.
Un altro esempio di centralina d’irrigazione con elettrovalvola integrata. Molto simile alla precedente, ma più adatta per comandare un solo circuito d’irrigazione fisso, grazie all’elettrovalvola da 1” (un pollice) filettata. L’alimentazione a batteria è garantita per un anno.
I principali motivi che orientano alla scelta di questo dispositivo sono principalmente tre:
A) Estrema semplicità di montaggio e funzionamento immediato in un circuito d’irrigazione esistente.
B) Il circuito idraulico è lontano dall’abitazione e sarebbe laboriosa la stesura dei cavi per il comando remoto dell’elettrovalvola.
C) Si ha un solo circuito idraulico sufficiente per l’irrigazione e più semplicemente si sceglie di comandarlo con questo sistema.
Le classiche centraline per irrigazione necessitano di un’alimentazione fissa, attraverso un trasformatore e di un’alimentazione con batteria tampone, per il mantenimento della memoria in caso di mancanza tensione. Le caratteristiche primarie da tenere in considerazione sono:
A) Il numero di settori ossia il numero di uscite per comandare l’elettrovalvole, 4-6-8-12. Avendo un giardino con 3 circuiti è sufficiente una centrale d’irrigazione a 4 settori.
B) Comando pompa. Questo comando permette di accendere direttamente la pompa e spegnerla a ciclo d’irrigazione ultimato. Quindi non è necessario che la pompa sia azionata dal sistema autoclave, inoltre tale sistema può essere scavalcato, evitando eventuali cali di pressione durante il ciclo di annaffiature. Disponibile lo schema di collegamento.
Le caratteristiche secondarie si differenziano dalla selettività della programmazione. Solitamente il numero dei cicli d’irrigazione giornaliera varia fino ad un massimo di 4 con la possibilità o meno di variare per ogni ciclo il tempo d’irrigazione del singolo settore.
In quasi tutti i modelli è possibile decidere quali giorni della settimana eseguire il programma d’irrigazione e in alcuni realizzare un calendario annuale. Una funzione utile è il tasto pioggia. Nei giorni di pioggia premendo tale tasto la centralina sospende l’irrigazione per 12-24-48 ore. Per chi volesse automatizzare anche questa funzione può utilizzare il sensore pioggia.
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2010-08-29 17:45:50