Quella delle fragole è una delle colture più soddisfacenti da avviare, grazie alla sua particolare semplicità di coltivazione. Non a caso è la preferita di giardinieri in erba, ma anche di chi ha già esperienza nel coltivare: questo piccolo frutto rosso, dolcissimo, dall’alto potere ossidante e ricco di vitamina C è perfetto sia per chi non ha tanto spazio e vuole dedicarsi ad una coltura casalinga di piccole dimensioni che per una grande coltivazione all’aperto, adattandosi perciò un po’ alle esigenze di tutti.
Le varietà di fragole
La soddisfazione di consumare un prodotto coltivato con cura, magari in un angolo allestito ad hoc sul terrazzo di casa, è certamente appagante. La fragola è un frutto – anche se in termini tecnici si tratta di un’infiorescenza e i veri frutti sono i semini che la ricoprono, chiamati “acheni” – che cresce naturalmente e spontaneamente all’interno dei boschi, mentre quelle coltivate (la “fragola domestica”, nonché quella che consumiamo) sono in realtà nate da un incrocio di due differenti specie.
Le sue varietà si dividono in due categorie: quelle unifere, che maturano in circa un mese a primavera iniziata, e quelle rifiorenti, le più utilizzate per la coltivazione casalinga in grado di dare frutti da maggio e fino all’autunno successivo. Esiste una terza tipologia, le fotoindifferenti dette “day neutral” che crescono tutto l’anno, a patto che venga mantenuta una temperatura costante di 10°.
Tutte le varietà – sono indicativamente 600 le tipologie – differiscono per forma, dimensione, proprietà e sapore: c’è la Belrubi, una unifera di grosse dimensioni dall’elevato contenuto di zuccheri, la tondeggiante e profumatissima Senga Sengana e la Madeleine, la più durevole e resistente, nonché la più diffusa in Italia.
Fra quelle un po’ più “ricercate” spuntano la Fragola di Tortona, piccola e dal profumo intenso ma praticamente introvabile, la Annablanca ovvero una rara varietà albina con gli acheni rossi. Ci sono poi la Gorella e la Charlotte dalla caratteristica forma a cuore, la Marmolada – una fragola di montagna vigorosa e resistente – e la Roxana, un “gigante” color rosso intenso e dal cuore succoso.
Le cosiddette rifiorenti (adatte per il consumo fresco) sono le più diffuse in commercio e le più amate dagli appassionati di giardinaggio domestico poiché fruttificano in più periodi dell’anno. In questa varietà di fragole, i fiori cominciano a formarsi soltanto quando le piantine ricevono almeno 14 ore di luce in un giorno e per favorirne la rifiorenza necessita di importanti sbalzi termici (fra i 5 e gli 8°) fra il giorno e la notte.
Per questo motivo sono particolarmente adatte alla coltivazione in zone di collina e montagna. Al contrario, la varietà delle unifere – più dolci e succose delle “sorelle”, nonché perfette per essere conservate – sono predilette per il sapore e le grandi dimensioni, che compensano allo svantaggio di una sola fioritura l’anno che avviene, in genere, con un periodo di luce inferiore a 12 ore giornaliere.
Coltivazione fragole: ottenere i semi
Il primo step per coltivare le fragole è il trapianto della piantina. La semina, infatti, è un processo complesso e laborioso ma non impossibile. Uno dei metodi per ricavare i semi di fragola direttamente dal frutto è quello per essiccazione: per iniziare, è necessario tagliare la parte esterna a striscioline e stenderle su un foglio di carta assorbente.
Dopo averle seccate alla luce diretta del sole per almeno sei ore sarà possibile separare i semi dal resto della polpa ormai secca. I semi sono reperibili anche online, ma la via più semplice da intraprendere è sicuramente l’acquisto delle piantine in vivaio e da lì moltiplicarle poi negli anni successivi. È assolutamente fondamentale scegliere piante che siano resistenti e di una varietà adatta al clima in cui si vive: in questo caso è bene farsi consigliare da un vivaista esperto.
Per crescere le fragole necessitano di un terreno soffice, un po’ sabbioso e leggermente acidulo (un pH medio di 5-6 è l’ideale), oltre che ricco di sostanze organiche ma soprattutto ben drenato per evitare che le radici marciscano. Non sono, in ogni caso, piante di molte pretese e riescono a crescere anche in altri tipi di terreno a patto che venga assicurato un buon drenaggio.
Un piccolo trucchetto per coltivare le fragole al meglio consiste nella lavorazione del terreno almeno un paio di mesi prima di piantare le fragole, così da avere già un terreno già attivo e fertile.
Come coltivarle: terreno e condizioni ideali
Esistono tre modi per la semina oppure la messa a dimora delle fragole: in piena terra, adatto a chi possiede già un orto oppure uno spazio abbastanza ampio che vorrebbe sfruttare al meglio, in vaso per chi vuole gestire una piccola coltivazione senza pretese anche sul terrazzo di casa, e in verticale, soluzione pratica e decorativa per balconi e terrazzi.
La semina delle fragole è un processo che coinvolge tutti e tre i metodi di coltivazione: è una tecnica complessa, ma con le giuste conoscenze non impossibile. Si parte dai semi, che vanno ammorbiditi con un bagno di tisana alla camomilla (a temperatura ambiente) per circa una decina di minuti. Qui inizia la fase della germinazione: i semi ammorbiditi vanno inseriti due o tre per volta in un semenzaio o in piccoli vasi di plastica all’interno dei quali dovrà esserci del terreno leggero, umido e ben drenato.
Il tutto va poi coperto con della plastica (la normale pellicola alimentare è adatta allo scopo) e mantenuto in un luogo luminoso e caldo, vaporizzando i semi con dell’acqua di tanto in tanto. Quando le piantine inizieranno a toccare la plastica, allora si potrà eliminare la copertura e attendere che abbiano almeno cinque foglie: saranno pronte per la seconda fase, ovvero il trapianto.
Coltivare le fragole in vaso
Far crescere le fragole in balcone non è per nulla complicato e non richiede particolari accorgimenti. Basta un vaso profondo almeno 15 centimetri con della ghiaia oppure argilla espansa sul fondo (per evitare ristagni), posizionato in una zona in cui abbonda la luce naturale senza però esporlo alla luce diretta del sole. In caso di freddo intenso, le fragole possono essere lasciate all’esterno, avendo cura di proteggerle con un telo di plastica forato o con tessuto-non-tessuto.
Le piantine andranno inserite in una miscela composta di terra da giardino e terriccio da piantagione, distanziandole di almeno 15 centimetri. Il terreno andrà ciclicamente arricchito con concime contenente potassio e fosforo, così da garantire una produzione sempre eccellente. La messa a dimora per le piantine in vaso è consigliata agli inizi della primavera.
Coltivazione verticale (o sospesa)
Coltivare le fragole in verticale è una soluzione pratica e decorativa, perfetta per balconi e terrazze ma anche per giardini, che permette di risparmiare spazio, tempo ed energie se confrontata con la classica coltivazione a terra o in vaso. Un altro grande vantaggio, inoltre, è quello di non sottoporre le piantine alle criticità legate alla coltivazione a piena terra, come erbe infestanti, muffe, funghi o aggressione da parte di insetti.
Coltivare le fragole in verticale stimola la creatività di esperti e appassionati di giardinaggio, che sfruttano qualsiasi composizione per ottimizzare al meglio gli spazi. Fra le più note c’è la coltivazione in grandi cesti di vimini che – appesi ad altezza uomo – rappresentano un’ottima soluzione pratica e decorativa, oppure in vecchie grondaie riempite di terra e appese ad una parete, quella che utilizza pallet riciclati da trasformare in fioriere, in barattoli di alluminio appesi come lanterne ed infine la coltivazione (più classica) ricavata da tubi in PVC di grande diametro con irrigazione dall’alto per caduta.
Malattie e parassiti
Anche le fragole non sono immuni a malattie, parassiti, insetti e agenti patogeni. Le piante possono, infatti, presentare fisiopatie causate per la maggior parte dei casi da errori nella coltivazione oppure da agenti atmosferici. La carenza di azoto è una delle fisiopatie più diffuse, dovuta alle parti aeree della pianta che – crescendo lentamente – presentano dimensioni ridotte dalla norma. Una seconda criticità è rappresentata dal colpo di sole, un fenomeno che si verifica quando ad aria e terreno umidi seguono temperature molto elevate. Infine, c’è la carenza di ferro, caratterizzata dall’ingiallimento delle foglie.
Ci sono poi le malattie fungine, che possono essere prevenite con dei piccoli accorgimenti a tutela delle fragole, annaffiando il terreno con frequenza ma poco per volta evitando i pericolosi ristagni idrici. Tra le più diffuse la violatura che forma macchie di colore rosso scuro sulle foglie seccandole, l’antracnosi – malattia che determina la formazione di macchie scure su frutti e foglie – l’oidio, detto anche “mal bianco” che genera macchie bianche e polverose sulle foglie ricoprendo la superficie dei frutti di una patina biancastra, la botrite, il verticillium, il marciume della corona e la malattia del cuore rosso.
Un rischio da tenere in considerazione quando si coltiva le fragole è rappresentato anche dagli attacchi da parte di insetti, parassiti e altri agenti patogeni. Fra i più comuni ci sono gli afidi, particolarmente attratti dai germogli in formazione, il ragnetto rosso (uno dei parassiti più pericolosi a causa della sua velocità di riproduzione, attacca le foglie e può causare la morte della pianta), l’oziorrinco, parassita che attacca le radici e il colletto, ed infine l’antonomo, un coleottero nemico delle fragole che attacca fiori e foglie.
Manutenzione: quando annaffiarle, come curarle, quando raccoglierle
Le fragole sono piante piuttosto semplici da coltivare e mantenere, ma necessitano di alcuni accorgimenti. Innanzitutto, le innaffiature, che devono intensificarsi nei periodi caldi, necessitano di una certa regolarità. L’obiettivo è mantenere il terreno umido, sebbene non troppo bagnato per non rischiare che la pianta marcisca. In genere le fragole non hanno particolari esigenze idriche: l’importante è che, durante l’annaffiatura, le foglie oppure i frutti non vengano assolutamente bagnati per non rischiare problemi. Una buona regola è annaffiare la propria coltivazione al mattino.
La fragola non ha bisogno di potatura. Tuttavia, è buona pratica, dopo la raccolta, eliminare le foglie secche o malate. Per un’ottima manutenzione della pianta è possibile anche rimuovere gli stoloni, cioè quegli steli rampicanti che si sviluppano dal basso. La raccolta avviene quando le fragole sono completamente mature e si tingono di un rosso acceso. Insieme al frutto, inoltre, va staccato anche il picciolo per non danneggiare la pianta. A seconda della varietà coltivata, la raccolta si svolge in genere a partire dalla seconda metà del mese di maggio e fino al mese di agosto,
I migliori prodotti per cura e coltivazione delle fragole
Sul web è possibile trovare diversi prodotti che possano aiutarci a prenderci cura delle nostre fragole, a partire dal concime. Su Amazon sono disponibili diverse tipologie di concime e fertilizzante, fondamentale alleato della coltivazione, la maggior parte dei quali 100% biologici e naturali.
Nortembio Agro Solfato di Magnesio Naturale 5 kg
Concime di Uso Universale, migliora la crescita di colture, giardini, piante da appartamento ed esterno grazie alla formulazione minerale universale ideale per tutti i tipi di colture, prodotto da NortemBio e disponibile a per 5 kg.
Argiflor Argilla Espansa a Ph Neutro 5 Lt
Fondamentale alleato della coltivazione in vaso è l’argilla espansa che, poggiata a strati sul fondo, previene il pericoloso ristagnamento idrico. Diversi i prodotti disponibili: fra i più validi c’è Argiflor, che propone un sacco di argilla espansa a ph neutro da 5 litri, in vendita a 8,68 euro .
Telo Pacciamatura
Per proteggere al meglio le piantine dal freddo è possibile acquistare anche un telo di tessuto-non-tessuto al costo di che crea una barriera contro le erbacce e blocca efficacemente la luce solare diretta, riducendo la fotosintesi delle erbe infestanti e controllando le infestanti. Gli spazi tra i filamenti tessuti forniscono una buona permeabilità all’aria e all’acqua, consentendo il passaggio di aria e acqua.
Supporto verticale per coltivare le fragole
Realizzate con materiali ecologici in feltro, traspiranti, durevoli e resistenti alla corrosione, questi supporti verticali permettono di creare un buon ambiente di crescita per coltivare le fragole in verticale ma anche piante come erbe, fiori, verdure, ecc… Le tasche sulla parte superiore non influiscono sullo spazio di crescita delle piante sottostanti e tutte ricevono abbastanza sole per crescere in modo sano. Perfetto per decorare giardini, pareti, recinzioni, appartamenti, balconi, cortili e interni. Venduto su Amazon al prezzo di .
Conclusione
Dolcissime e dalle proprietà benefiche, questo frutto ricco di vitamina C e flavonoidi è un alimento amato da tutti – in particolare dai piccoli – nonché un apprezzato spuntino e ingrediente base in migliaia di ricette dolciarie. Grazie alla sua praticità e semplicità di coltivazione, la fragola si adatta particolarmente a chi – magari per mancanza di spazio – vorrebbe avviare una produzione sul terrazzo di casa. Chiunque, seguendo attentamente le istruzioni, può cimentarsi e coltivare le proprie fragole: il vantaggio esemplare è, oltre alla soddisfazione personale, anche la possibilità di trasformare una semplice passione in una coltivazione (e produzione) salutare per sé stessi e la propria famiglia.
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2021-04-07 12:39:47