L’idropulitrice è un elettroutensile molto diffuso in ambito professionale, con macchine complesse, potenti e costose. Più economiche ma con caratteristiche di durata e prestazioni di tutto rispetto, nel settore casa e fai da te è possibile acquistare una buona idropulitrice, adatta per lavori di lavaggio pavimenti esterni, utensili, automobili, ecc.
Funzionamento e impiego delle idropulitrici
Per mezzo di un piccolo compressore, eleva la pressione dell’acqua in ingresso, ottenendo in uscita un getto in grado di aumentare l’effetto pulente rispetto all’utilizzo del semplice tubo con la sola pressione dell’impianto idrico. Il getto è così potente che esercita una pressione importante sulla superficie colpita e se male utilizzato può addirittura creare danni. Per questo è importante adattare l’apertura del getto in base al tipo di superficie, ad esempio sulla carrozzeria delle automobili, in modo da distribuire la pressione d’impatto su una superficie maggiore. Stessa attenzione sulle stuccature delle fughe dei pavimenti esterni, dove un getto troppo concentrato è in grado far saltare le stuccature.
Come è fatta un’idropulitrice
Vediamo come è fatta l’idropulitrice andando ad osservare i vari componenti interni relativi alla parte pompa. Abbiamo analizzato un modello base, ma anche i modelli più professionali non differiscono di molto sul sistema utilizzato. Saltiamo la parte noiosa sulla descrizione dello smontaggio dell’involucro, eseguito con l’accoppiamento dei gusci di plastica per mezzo delle viti e dedichiamoci subito alla parte interna.
Volendo suddividere in uno schema a blocchi l’idropulitrice, possiamo dire che è formata da tre blocchi:
Il motore, che è la parte elettrica che genera l’energia necessaria al funzionamento.
Il convertitore, che trasforma il moto rotatorio del motore in moto alternato dei pistoni.
La pompa, che aumenta la pressione dell’acqua.
Soffermiamoci sulla descrizione della pompa, composta dal cilindro, pistone e due valvole. La pompa ha due fasi distinte, quella di aspirazione e di compressione.
L’aspirazione avviene quando il pistone arretra, permettendo all’acqua (con normale pressione di esercizio) di entrare nel cilindro aprendo la rispettiva valvola d’ingresso.
La compressione è la fase successiva, quando il pistone spinge l’acqua contenuta nel cilindro, costringe alla chiusura la valvola d’ingresso e alla contemporanea apertura della valvola di uscita.
Il ridotto diametro di uscita (formato dal becco della lancia) fa si che l’acqua esca con una forte velocità. Le idropulitrici sono solitamente composte da tre cilindri in modo da fornire un flusso d’acqua costante in uscita. Quando la lancia è chiusa il pressostato rilevando la salita della pressione, provvede all’apertura del circuito motore, fermando il sistema.
Problemi nelle idropulitrici
Il difetto più comune è dato da accensioni cadenzate del motore a lancia chiusa. Il problema in questo caso risiede nelle valvole o negli o-ring di tenuta. Per questo esistono appositi kit di ricambio. Particolare attenzione deve essere rivolta alla pulizia e all’integrità del filtro in ingresso acqua. Il principale nemico di queste macchine sono le impurità trasportate dall’acqua.
Video riassuntivo
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2020-11-29 16:54:07