La saldatura è un’operazione che consiste nell’unire in modo permanente due o più parti, garantendo la continuità delle stesse. Le saldature possono essere dirette o indirette.
Saldature dirette:
Sono tutte quelle saldature che si effettuano senza apporto di materiale.
Le parti vengono unite per fusione o per pressione o con l’esercizio di entrambi.
Saldature indirette:
Sono tutte le saldature che si effettuano con l’apporto di materiale. Le parti vengono unite per mezzo di un metallo fuso che aderisce ai bordi da unire.
Appartengono alla categoria delle saldature indirette le brasature dolci e le brasature forti.
Le brasature dolci si effettuano tramite il riscaldamento dei bordi delle parti da unire e la fusione del materiale d’apporto, che in questo caso è solitamente una lega di stagno e piombo che fonde ad una temperatura di circa 300°c. Questo tipo di saldatura è comunque efficace pur non avendo grande resistenza meccanica ed è molto usata nel settore idraulico, elettrico ed elettronico.
Le brasature forti si realizzano tramite il riscaldamento dei bordi delle parti da unire e la fusione del materiale d’apporto che in questo caso è solitamente ottone che ha una temperatura di fusione prossima a 1000°c. Questo tipo di saldatura ha una buona resistenza meccanica.
La saldatura classificata come autogena può essere eseguita in modo diretto e indiretto. A differenza delle precedenti, (brasatura dolce e forte) la saldatura autogena porta a temperatura di fusione i bordi delle parti da unire, oltre all’eventuale materiale d’apporto che in questo caso è simile sia nella conformazione, sia nel punto di fusione al materiale da unire.
Avendo compreso a pieno queste differenze tra i vari tipi di saldatura, nelle trattazioni seguenti, per semplicità, useremo spesso la sola parola generica, saldatura.