La posa in opera di pavimentazione esterna permette di avere la detrazione fiscale per la ristrutturazione nella misura più alta al 50% fino al 31 dicembre 2021, salvo eventuali proroghe.
Pavimenti esterni: quando si può fruire della detrazione fiscale
Come ha indicato l’Agenzia delle entrate tra i lavori di ristrutturazione che possono essere fruiti con il bonus fiscale rientra la pavimentazione esterna. In particolare possono fruire del Bonus Ristrutturazioni 50% (detrazione IRPEF del 50% del costo sostenuto, fino ad un massimo di €96.000 come importo totale di spesa per unità immobiliare) le singole unità abitative per la nuova pavimentazione. Se invece esiste già un pavimento che si vuole sostituire, allora occorre necessariamente modificare forma, superficie e materiali. La superficie dell’area pavimentata dovrà risultare diversa dalla precedente, la tipologia dei materiali utilizzati dovranno essere diversi dai precedenti, facendo risultare che entrambi sono stati modificati. E’ il caso quindi della trasformazione di una terrazza in un giardino pensile.
Possono fruire del bonus ristrutturazione anche per gli spazi esterni condominiali ma in tal caso deve trattarsi del rifacimento della pavimentazione esterna con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti.
Le regole per avere il bonus fiscale al 50%
La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento. Al momento del pagamento del bonifico, banche e Poste Italiane Spa devono operare una ritenuta dell’8% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori.
2021-05-13 12:00:05