Sono lontani i tempi in cui la bicicletta era un prezioso mezzo di locomozione. Da molti anni è alla portata di tutti, è considerata il primo vero gioco per i bambini, un diverso modo per passeggiare, una vera passione per molti.
La bicicletta nella storia recente non ha subito grandi metamorfosi, ma l’esaltazione di alcuni particolari hanno dato vita a differenti modelli per usi specifici:
aerodinamiche e leggerissime bici da corsa, robuste mountain-bike per il fuoristrada, piccole e maneggevoli bici da free style.
Il particolare che ci accingiamo a descrivere è il sistema di cambio di velocità e la sua regolazione che è comune a molte biciclette.
Nella bicicletta tutto il sistema di cambio ha la funzione di moltiplicare e in alcuni casi dividere, il numero di giri della corona (ingranaggio dei pedali) e di conseguenza facilitare la pedalata, dando la possibilità di affrontare differenti percorsi e dislivelli con uno sforzo costante.
Regolazione del cambio del pignone o rocchetto.
Per le biciclette provviste di cambio anche sulle corone, quest’operazione va eseguita con la catena sulla corona centrale.
Iniziamo col capovolgere la bicicletta e spingiamo la leva di comando del cambio fino in fondo, in modo che il cambio e la catena si portino completamente verso l’esterno, in prossimità dell’ingranaggio più piccolo del rocchetto.
Interveniamo su entrambe le viti di finecorsa, svitandole quasi completamente.
Nel caso questa condizione, al girare dei pedali in senso di marcia, provochi lo scatenamento, dovremo agire sulla vite tendifilo ruotandola di due o tre giri in senso antiorario, e reinserire manualmente la catena nel rocchetto.
A questo punto, giriamo lentamente i pedali nel senso di marcia, la catena dovrebbe mantenersi abbondantemente all’interno del rocchetto.
Ruotiamo nuovamente la vite tendifilo, questa volta in senso orario, facendo innestare la catena sull’ingranaggio più piccolo.
La successiva rotazione oraria della vite “H”, limiterà l’escursione del cambio verso l’esterno e contemporaneamente centrerà perfettamente la catena sull’ingranaggio.
Muoviamo la leva di comando del cambio, girando i pedali nel senso di marcia, in modo che il cambio e la catena si portino verso l’interno, fino ad innestare l’ingranaggio più grande del rocchetto. Ruotiamo in senso orario la vite del finecorsa “L” che dovrà limitare la corsa del cambio verso l’interno, evitando lo scatenamento.
Vista laterale. Le lettere H e L sono impresse sul cambio, nelle vicinanze delle rispettive viti. La lettera H, (High) indica la vite di regolazione del finecorsa della marcia alta. La lettera L (low) indica la vite di regolazione del finecorsa della marcia bassa.
Vista posteriore. Regolando direttamente il finecorsa H, senza eseguire un primo aggiustamento tramite la vite tendifilo, si rischia che la corsa della leva di comando non sia poi sufficientemente lunga per innestare l’ingranaggio più grande. Nell’immagine: la giusta posizione del cambio e catena, prima dell’accostamento della vite di finecorsa H
Regolazione del cambio della corona.
Il sistema di regolazione del cambio della corona è simile a quello del rocchetto. Anche qui abbiamo due viti di finecorsa “H” e “L” che limitano l’escursione del cambio rispettivamente verso l’esterno e verso l’interno. In molti sistemi non è presente la vite tendifilo.
Innestiamo una marcia centrale sul rocchetto e tramite le viti “H” e “L” regoliamo il cambio in modo da ottenere sia il disinnesto sia l’innesto delle due corone estreme.
Può succedere che a regolazione ultimata l’innesto della catena sugl’ingranaggi del rocchetto non sia perfetto, con un conseguente fastidioso rumore. Ruotando di pochi gradi la vite tendifilo, si ottiene una regolazione “fine” che elimina il difetto.
Per un migliore funzionamento e per una maggiore durata nel tempo del sistema “cambio”, vi consigliamo di alleggerire la pedalata durante l’innesto delle marce.
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2010-05-12 09:59:46