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Ristrutturare il bagno di casa con gli sconti fiscali

Fino alla fine dell'anno si potrà fruire della detrazione fiscale al 50% per il rifacimento e il miglioramento del bagno di casa.
Fino alla fine dell'anno si potrà fruire della detrazione fiscale al 50% per il rifacimento e il miglioramento del bagno di casa.

Rifare il bagno di casa con le detrazioni fiscali non è un sogno ma una possibilità offerta dal fisco. Fino al 31 dicembre 2021 infatti si potrà fruire della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie nell’aliquota più alta al 50% e con limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare.

Ristrutturare il bagno con la detrazione fiscale al 50%

La realizzazione e il miglioramento dei servizi igienici difatti è un intervento che rientra nella manutenzione straordinaria per cui si può fruire su singoli appartamenti della detrazione per ristrutturazione. L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione. Tra gli altri riguarda: i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento; i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili; gli inquilini; il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado); il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).

I contribuenti possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione viene spalmata in dieci quote annuali di pari importo e per essere fruita occorre indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi.

Tra gli adempimenti richiesti dalla legge per avere la detrazione fiscale vi è quello di pagare le spese con bonifico, postale o bancario che sia parlante nel senso che indichi la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), il  codice fiscale del beneficiario della detrazione e  il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Sul bonifico, banche e Poste operano una ritenuta d’acconto all’8 per cento. Copia del bonifico, insieme alle altre fatture deve essere debitamente conservata dal contribuente e mostrata in caso di controlli.

Bonus idrico 2021

Da quest’anno poi  è riconosciuto un bonus di 1.000 euro alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari  sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per  la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti e per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

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2021-04-21 15:57:10
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